
Caraffe
Vino a go-go
Quanto bello è sedersi a tavola ed avere caraffe colme di vino. Mi piacciono quelle brocche artigianali bianche realizzate in ceramica, decorate con fiori, motivi gioiosi, scritte scherzose in dialetto veneto…danno il senso della genuinità. Se ne vedono molte nelle osterie, nei bar… le più vecchie hanno misure perfette, giuste proporzioni, diametri, rigonfiamenti adeguati. Esclusivamente fatte a mano al tornio, venivano ‘tirate su ’ una ad una ad occhio con una perfezione impressionante, uguali una all’altra come se uscissero da stampo.
Un vino scaraffato da ceramica ha un fascino particolare, rende più spontaneo il ritrovo. Brocche, caraffe, recipienti tutti splendidi oggetti in ceramica fatta a mano che sanno dare un senso al ritrovo tra amici. Belle anche come idee regalo o bomboniere?






E’ interessante anche fare un passo indietro e andare a scovare una consuetudine famosa nella nostra terra e credo poco conosciuta: quella di fare in argilla la ‘bossa buffona’, che tradotta dal dialetto vuol dire ‘caraffa burlona’. Si tratta di una caraffa dell’antica tradizione ceramica, un oggetto artistico tutto arzigogolato con grappoli d’uva, graspi, foglie, rami… che richiede un lungo lavoro sia nella realizzazione che nella decorazione. La brocca piena non è utilizzabile come qualsiasi altra perché ci sono buchi ed aperture dalle quali il vino uscirebbe alla minima inclinazione. Il bevitore dovrà quindi capire il segreto, ingegnarsi per riuscire a bere. Dovrà aspirare il vino da una delle tante cavità che si trovano tra le decorazioni ed i fregi, magari sotto suggerimento di chi sa come affrontare il gioco. I fori, entro gli spessori della ceramica, essendo comunicanti, vanno man mano tappati per evitare di aspirare a vuoto. Il riuscire a bere sarà un’impresa in quanto si dovranno trovare i giusti buchi da tappare e quello buono da qui aspirare. Il tutto viene fatto in compagnia e questo scatena ilarità e scherzo. Ci sono artigiani specializzati espressamente nella realizzazione di questo oggetto, amato dai cultori ma trascurato ahimé dai giovani.



