Pare che guadagna fioi che magna
(Padre che guadagna, figli che dissipano)
diametri vari, da 20,5 cm H 49 cm peso 4,9 Kg
Tulipaniera portafiori. Di foggia antica e di tradizione costituita da 3 bacinelle su cui si fanno dei buchi abbelliti da contorno a fiore. Con 19 bocche. Viene realizzata completamente a mano al tornio, senza uso assoluto di stampi. Gli stessi fori portafiori si ricavano a mano fin che l’argilla è lavorabile. I fori vengono ingentiliti sempre con uso di mani. Le 3 vaschette vengono poi unite da fresche ma non collegate tra loro. Una volta riempita di fiori la tulipaniera è stupenda.
Amsterdam nel ‘600 fu conquistata da un fiore il tulipano. I tulipani arrivavano dal lontano Oriente ed erano così rari e belli che le persone perdevano la ragione pur di possederli. Ricchi e poveri spendevano e chiedevano denaro in prestito pur di entrare nel commercio dei bulbi che crescevano continuamente di prezzo. In modo particolare i rari tulipani striati che venivano chiamati “Vicerè”. Come fosse un atto divino arrivò dal nulla un nuovo Vicerè che cambiò la vita della gente, un fiore bianco con una divina striatura cremisi.
Paesi Bassi, diciottesimo secolo. L’euforia irrazionale creatasi attorno al tulipano si riversa su una fioriera in ceramica alta e maestosa, che ne celebra il prestigio sociale. Spesso chiamata anche garofaniera, diventerà nel tempo un’icona della ceramica italiana. La fioriera è realizzata in terracotta bianca rigorosamente tornita a mano. Smaltato di bianco all’interno, l’oggetto è rifinito esternamente con un pennello a setole morbide con tinte di pregio specifiche per ceramica prima della terza ed ultima cottura. Il riflesso del vaso ne certifica la perfetta realizzazione ed amplifica la lucentezza dei fiori.
Ogni mia creazione, ogni idea rappresenta un momento di bagliore. Quando lessi della bolla dei tulipani rimasi particolarmente colpito. Decisi di fare una follia. Ogni quanto facciamo una follia?
Dai una letta alle storie dei miei oggetti, come la caraffa trilobata o la maschera Bauta Veneziana.
Se invece vuoi sapere di più di ciò che passa per la mia testa, leggi i miei pensieri sul diario. Scrivo in modo spontaneo e senza i vincoli del SEO. Li conoscerai storie che non indicizzate da Google.